Il convegno conclude la mostra “Ettore Veruggio, professione: creativo” e prova a riflettere sui temi proposti dalla mostra stessa quali, in massima sintesi, la cultura del progetto e il legame tra committente “illuminato” e creativo “libero”, alla base del lavoro di Ettore Veruggio. Negli anni ‘60 e ‘70 il Made in Italy – gloria della creatività italiana, di cui si continua a parlare e in alcuni casi a straparlare – era frutto sicuramente di una economia dinamica in forte crescita ma soprattutto nasceva dall’incontro tra imprenditori illuminati e creativi liberi, in un clima di reciproca stima e di riconoscimento dei rispettivi ruoli. Da questo incontro fecondo è nato il meglio del design italiano. Tutta questa creatività è ancora possibile in un contesto così diverso e con l’avvento della rete e dei suoi linguaggi digitali? Quali mutazioni si sono prodotte?